E come si può sopravvivere e continuare a vivere?
Oh dunque, a parte piangere, disperarsi e sbattere la testa contro il muro ,che credimi non serve a molto, specialmente se sei una fiamma gemella rompi il muro ma non la tua testa….Puoi fare qualcosa di concreto ,te lo spiego in quattro semplici passi
- Piangi, è liberatorio e fa bene fai uscire tutto ciò che di negativo e doloroso c’è nel tuo cuore e non solo li (non siamo fatti solo di anima)
- Chiedi aiuto a chi comprende davvero ciò che stai passando, il dolore che prova una fiamma in separazione spesso viene compreso purtroppo solo da chi è nel percorso, ma non è detto sia sempre cosi. Io ad esempio ho una carissima amica che pur credendomi ogni tanto un pò esagerata, mi è sempre stata accanto. Cerca chi può fare lo stesso per te, è essenziale avere un supporto.
- Respira consapevolmente concentrati sul respiro sull’aria che entra ed esce dai tuoi polmoni
- Metti te stessa/o al centro della tua vita
Che vuol dire respira consapevolmente?
Vuol dire concentrarsi sul respiro che entra ed esce dai tuoi polmoni, io uso tantissimo la respirazione piko piko dello sciamanesimo Huna
Inspira con il naso tenendo la lingua appoggiata al palato superiore, mentre inspiri concentrati sul tuo ombelico, espira spostando la lingua e concentrando l’attenzione sulla sommità della tua testa
Inspira di nuovo sempre tenendo la lingua poggiata al palato superiore concentrando l’attenzione sull’ ombelico e poi espira spostando la lingua e concentrando l’attenzione sulle mani
Inspira tenendo la lingua poggiata sul palato superiore e concentrando l’attenzione sempre sull’ombelico, espira spostando la lingua e concentrando l’attenzione sui piedi
Ripeti di nuovo tante volte fino a che non ti sarai tranquillizzato/a
Ce ne sono molte di respirazioni consapevoli, questa è una delle più semplici da usare, soprattutto per chi è all’inizio del percorso e cerca una soluzione rapida e semplice
Come ci si mette al centro della propria vita nonostante il dolore?
Dopo aver pianto aver respirato e pensato che la vita senza lui/lei non ha senso, (credimi è normale e fa parte del percorso di consapevolezza del nostro potere personale, da qui parte tutto), ci si inizia a centrare sulla propria vita ,si inizia a cercare di comprendere che si siamo uniti, che si siamo uno ,che tutto quello che è giusto e ovvio, ma la tua vita è tua e hai un dovere sacrosanto, essere felice nonostante tutto.
Come? Attraverso un percorso personalizzato, si arriva a comprendere se stessi, i propri desideri e ciò che ci rende o può rendere felici ,nonostante( si hai letto bene, nonostante la propria fiamma). Io sono fermamente convinta che la nostra felicità non può essere subordinata alla presenza o assenza di qualcuno, dobbiamo e possiamo essere felici anche da soli.
Perché dico questo?
Semplice ,dico questo perché ci sono passata, ecco perché, perché lui era presente, perché era con me, finalmente eravamo insieme, quando è andato via, trac è crollato tutto, ma quello che mi ha tenuto in piedi fra un pianto e un altro sono stati i miei obiettivi lavorativi e i miei affetti più cari.
Anche perché se si va a soffrire tanto da spaccarsi il cuore, si rischia di perdersi dei pezzetti di anima, che si possono recuperare, se però ci si rende conto di averli persi.
Secondo lo sciamanesimo se si perdono dei pezzetti di anima al loro posto si possono infilare delle energie negative, tanto per riempire il vuoto, e questo porta a provare sentimenti negativi, che se non vengono da se stessi non portando ad un’evoluzione animica, ma solo a tanto altro dolore o rabbia o entrambe le cose, di cui si può e si deve fare a meno